Francesca Farioli è nata a Roma, dove vive e lavora. Si è laureata in Scienze Politiche presso La Sapienza, ha svolto attività di ricerca nella medesima Università e presso l’Integrated Research System for Sustainability Science (IR3S) dell’Università di Tokyo sui processi di co-costruzione di una scienza transdisciplinare per un futuro sostenibile. Ha partecipato dal 2008 al 2017 al Comitato scientifico delle Conferenze Internazionali sulla Scienza della Sostenibilità (ICSS) ed è inoltre co-fondatrice e direttore della IASS. Dal 2014 si occupa di Educazione alla Sostenibilità e partecipa a progetti nazionali ed europei che mirano a definire le competenze che un educatore quale agente del cambiamento dovrebbe possedere. In tale contesto ha realizzato la ricerca italiana del progetto Erasmus plus “A Rounder Sense of Purpose” (RSP), dal 2016 al 2021.
Da diversi anni pratica la meditazione, intesa come trasformazione basata sull’apprendimento che avviene quando ogni schema, struttura e barriera fallisce, il che consente di aumentare la capacità di percepire e di conoscere in modo più profondo e completo: così impariamo attraverso l’esperienza e lasciamo che il cambiamento avvenga in noi e nel mondo del quale siamo intimamente parte.
«Il vuoto è conoscitore di mondi… Noi amiamo il modo in cui i bambini parlano… perentori e assoluti. Il fatto è che i bambini frequentano molto il vuoto… I bambini sono emissari del vuoto»
(Chandra Livia Candiani, Il silenzio è cosa viva. L’arte della meditazione, Einaudi, Torino, 2018, p.125)
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